Grande festa della boxe a Grosseto con Michael Magnesi nuovo campione dei superpiuma

A Grosseto dove era in palio il Titolo Italiano dei superpiuma si è risolto tutto in meno di 9’. Michael Magnesi, 23 anni, è il nuovo campione, demolendo con “rabbia” scientifica il siciliano Francesco Invernizio. Tre sole riprese sembrano togliere qualcosa allo spettacolo che molti erano venuti ad assistere nella storica piazza Dante e molti altri avevano modo di vedere su SportItalia con la diretta della riunione iniziata alle 21, un orario da “sogno” per chi ama questo sport. Che Magnesi fosse carico lo si capiva fin dalla sua entrata sul ring, Invernizio era l’ostacolo da scavalcare senza tentennamenti, il primo gradino da salire per continuare una carriera ancora breve per puntare in alto, molto in alto, senza porsi limiti come è giusto per un giovane scalpitante come lui che crede in questo sport, che in pratica è diventato il suo lavoro, la sua vita. Invernizio, che aveva all’angolo Francesco Ventura e Valeria Calabrese, ha capito subito a sue spese che era una serata di sofferenza, difficile da sbilanciare. A mente fredda forse ci ha messo del suo, mentre avrebbe dovuto ragionare e seguire i consigli dell’angolo, ma non era facile di fronte a una simile furia. Invernizio molto più alto sfruttava poco il suo maggiore allungo e accettava lo scambio dalla corta e media distanza, dove a guadagnarci era il suo avversario. L’orgoglio in un giovane come lui gioca brutti scherzi facendolo infilare in un imbuto senza via d’uscita. Il gancio destro della prima ripresa scagliato da Magnesi sembrava una bomba ad orologeria pronta a deflagrare pesantemente con il passare dei minuti. Subito dopo le gambe del siciliano si piegavano per un’altra mazzata. Nel round seguente Magnesi fà capire che nel match per lui c’è una sola soluzione, Invernizio si rifugia alle corde, ma non è una buona idea di fronte a uno che ti sta addosso, ti toglie spazio e tempo. Una scivolata nel terzo tempo sembra l’anteprima della fine, perchè appena in piedi il siciliano viene travolto e deve incassare colpi pesanti, soffre e stringe i denti Invernizio, ma la soluzione la trova Giuseppe Lauri, che dice basta. La gioia per Magnesi è irrefrenabile, come anche per i suoi numerosi tifosi provenienti da Cave e Palestrina, dall’altra parte la scena è diversa nel presentare un Invernizio afflitto che avrebbe voluto continuare, ma il gesto di Lauri è stato perfetto e provvidenziale. L’effetto Magnesi si allarga a macchia d’olio, e anche Grosseto sembra esserne contagiata. Sul ring salgono il sindaco Anton Francesco Vivarelli Colonna, che consegna il Trofeo Umberto Cavini al neo campione, e l’ Assessore allo Sport Fabrizio Rossi che difficilmente dimenticherà una bella serata come quella appena terminata, e promette che ce ne saranno altre. Inutile dire che il sindaco di Cave, Angelo Lupi, è “al settimo cielo” e lo dimostra ringraziando tutti dalle autorità di Grosseto fino ai due pugili che sono gli interpreti principali.

Negli incontri che hanno preceduto il clou Stefano Castellucci, in edizione supermedio, aveva ragione dopo sei serrate riprese del campano Giuseppe Rauseo, che sembrava regalare qualcosa in peso. Vittoria chiara per il primo, che ormai, con una brillante carriera alle spalle, ha ridotto l’attività con la complicità di un’età non più giovane. Applausi a scena aperta, appena entrato sul ring, a Simone Giorgetti, gioiello della Fight Gym e beniamino del pubblico. L’allievo di Raffaele D’Amico non ha certo deluso tempestando con belle combinazioni il magiaro Zoltan Horvath, un anziano atleta molto conosciuto in Italia, ma sempre reattivo e da prendere con le molle. Alla fine del match applausi per la bella prova di Giorgetti che festeggia il suo secondo successo e anche per l’ospite a cui non manca certto coraggio e resistenza.

Abbiamo lasciato per ultimo gi organizzatori. Rosanna Conti Cavini e il suo Team hanno funzionato alla perfezione. Grazie a loro Grosseto dopo tanto tempo è tornata ad essere protagonista in uno sport che l’ha vista per decenni primeggiare con grandissimi campioni. Il volto benevolo di Umberto Cavini sembrava aleggiare nella piazza, durante le interviste, e Michael Magnesi gli dedica il Trofeo appena ricevuto.

(alb)

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